Criticità del sistema dell’Ospedalità privata pugliese

Un settore che da troppo tempo ormai chiede di vedersi attribuite le giuste garanzie e i giusti diritti

In III Commissione questa mattina abbiamo, tra le altre cose, affrontato come punto all’ordine del giorno le difficoltà di un settore che da troppo tempo ormai chiede di vedersi attribuite le giuste garanzie e i giusti diritti, cominciando dal rinnovo del contratto collettivo nazionale.

Ricordando che l’intera rete ospedaliera privata pugliese non ha esitato nemmeno per un momento, con l’evolversi della pandemia, a mettersi a disposizione del servizio sanitario regionale, preparandosi a fare la propria parte per decongestionare gli ospedali pubblici, è nostro dovere oggi raccogliere le loro richieste e rispondere al meglio alle criticità fin’ora sopportate.

In audizione questa mattina il presidente di Aiop Puglia (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e i responsabili di Arsota (Associazione Regionale Strutture Ospedaliere Territoriali ed Ambulatoriali) hanno chiesto alla politica di riappropriarsi del ruolo che le compete in termini di scelte, decisioni e responsabilità.

Una discussione che mi ha visto intervenire in prima persona a sostegno della sanità privata, consapevole degli enormi sforzi che la stessa continua a sostenere, riuscendo allo stesso tempo a rispondere presente all’emergenza pandemica in corso.

Nel mio intervento ho voluto far presente ai colleghi commissari come dai relatori sia più volte emersa la necessità che la politica si riappropri del ruolo che gli compete, e ho invitato il presidente Vizzino ad evitare che la problematica in questione venga demandata ad altri tavoli tecnici, bensì rimanga nella responsabilità della III Commissione che potrebbe continuare ad occuparsene anche attraverso sedute monotematiche.

Di qui l’appello a riprenderci quel ruolo di responsabilità da cui non possiamo esimerci e ad avviare una risoluzione prettamente politica ovviamente con il supporto della struttura tecnica.

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