Aggiornamenti al Piano Vaccinale Regionale; priorità a Caregiver e loro assistiti

I prossimi ad essere vaccinati saranno parenti conviventi o anche estranei al nucleo familiare che si occupano di disabili gravi

Buone nuove in tema ‘Aggiornamenti al Piano Vaccinale Regionale’.
Al termine dei lavori della III Commissione odierna, dedicata all’ascolto delle problematiche sollevate dai gestori dei centri diurni, socio educativi e riabilitativi, l’assessore regionale alla sanità Lopalco ha assicurato che concluse le vaccinazioni per gli ultraottantenni, si procederà contemporaneamente alla somministrazione dei vaccini per disabili gravi e caregiver.
Nello specifico i prossimi ad essere vaccinati saranno parenti conviventi o anche estranei al nucleo familiare che, in forma gratuita o per lavoro, si occupano di soggetti appartenenti ad una fetta di popolazione considerata maggiormente a rischio.
“A mio avviso, le variazioni apportate al piano vaccinale rappresentano un’attenzione doverosa da parte del governo regionale, tanto rivolta ai disabili quanti a coloro che se ne prendono cura e che qualora dovessero contrarre il virus, oltre a rappresentare un rischio per i propri assistiti, ne bloccherebbero un servizio fondamentale ed indispensabile.
Se i vaccini giungeranno nei tempi previsti, come ha sostenuto l’assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco la campagna vaccinale, a cura dei medici di medicina generale, partirà già nei primissimi giorni del prossimo mese, o anche prima.
Una risposta dunque immediata al grido d’aiuto proveniente dagli operatori del settore che hanno più volte ribadito il rischio della chiusura di numerosi centri a seguito delle gravi conseguenze provocate dalla pandemia da Covid 19.
Tra le problematiche evidenziate e di cui in qualità di componenti della Commissione Sanità ci siamo fatti carico, quelle di natura economico-finanziarie, collegate alla fase di accreditamento delle strutture alla nuova normativa, che la pandemia ha rallentato e che in alcuni casi impediscono l’utilizzo a tempo pieno del personale qualificato fornito dalle ASL, ed i contenziosi instaurati con le aziende sanitarie locali per l’ottenimento delle prestazioni aggiuntive e quelle a distanza”.

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